I nostri consigli

Ossiri è un brillante studente ivoriano che negli anni Novanta decide di emigrare in Europa in cerca di un'occupazione. Inizia così la sua avventura a Parigi alla scoperta della comunità, composta quasi esclusivamente da uomini neri immigrati, legata al lavoro di vigilantes nei grani magazzini, lavoro per il quale si viene pagati per "stare in piedi" e controllare la clientela. Nelle lunghe ore trascorse tra i reparti del negozio, Ossiri guarda la società e ce la racconta con travolgente ironia, nella sua infinita varietà di abitudini, vezzi, inettitudini e assurdità da consumatori medi occidentali.
Gauz, Posti in piedi, Elliot 2015



Cuba. Gli anni fra il colpo di Stato di Batista e la rivoluzione castrista. Gli americani vivono in un paradiso coloniale: governano le piantagioni di canna da zucchero e le miniere di nichel nella provincia di Oriente, ignorando (o fingendo di ignorare) che quel mondo è destinato a crollare. Fra loro crescono e si formano i giovani K.C. (che a Cuba è nato) e Everly (che ci è arrivata a otto anni), osservatori privilegiati del lusso e dello sfarzo, delle meschinità grandi e piccole, degli ideali e della grettezza degli adulti. All'Avana, intanto, una ballerina "francese" del Cabaret Tokyo stringe relazioni con presidenti, dittatori e ribelli. E con un misterioso "tedesco", dal passato e dai traffici poco chiari...
Rachel Kushner, Braci nella notte, Ponte alle Grazie 2015

È la notte tra il 27 e il 28 ottobre 1949. Un aereo Constellation, modello di punta dell'Air France lanciato dall'eccentrico imprenditore Howard Huges, decolla dall'aeroporto di Orly, diretto a New York. Non arriverà mai a destinazione. Durante la discesa per fare rifornimento, l'aereo precipita sul monte Redondo, in un'isola delle Azzorre. Nessuno dei trentasette passeggeri sopravvive allo schianto. Adrien Bosc prende avvio da un fatto reale per raccontare quelle vite spezzate a partire da ciò che le unisce: la morte nello stesso istante, per una inesorabile concatenazione di piccoli eventi. Ci sono i ricchi e gli umili, i famosi e gli sconosciuti... Quarantotto naufraghi di cui viene ricostruito e rivissuto l'ultimo volo.
Adrien Bosc, Prendere il volo, Guanda 2015

Julia e Ptete Winters sono americani molto per bene e a Parigi hanno cercato una fuga dalla loro ordinaria vita matrimoniale, Edward e Iris Freleng sono eleganti, ricchi con noncuranza, due bohémien che hanno girato la costa francese sperando fino all'ultimo di non doverla lasciare. Invece il giugno del 1940 li sorprende tutti e quattro bloccati nell'atmosfera precaria, al tempo stesso seducente e trasandata, del neutrale porto di Lisbona. Dai confini di molte nazioni ormai risuonano i colpi di mortaio, ma loro aspettano senza troppa ansia l'arrivo della nave SS Manhattan che li porterà in salvo a New York, non del tutto convinti di voler rimpatriare. Si conoscono al Café Suica ed è subito evidente una tensione tra loro... Come l'Europa fatica a tenere in vita gli ultimi equilibri e affonda inesorabilmente nella guerra, così anche la stabilità dei Winters e dei Freleng comincia a cedere...
David Leavitt, I due Hotel Francfort, Mondadori 2015

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