I nostri consigli - Graphic novel

Sedici racconti misteriosi, sedici delitti da risolvere, in un prezioso e "antico" tomo scritto da Fabien Vehlmann (Dolci tenebre) e illustrato magistralmente da Denis Bodart. Leggendario tra gli autori di fumetti, Green Manor arriva finalmente in Italia, in un'edizione deluxe identica a quella francese.
Fabien Vehlmann, Denis Bodart, Green Manor, Bao 2015






Chiara è innamorata di Matteo da tredici anni. Finalmente lui sembra a portata di mano, ma la vita ha il viziaccio di non andare come ci aspetteremmo noi. E forse è meglio così. Una storia che ci ricorda che non siamo cresciuti finché non prendiamo atto di essere cresciuti.
Elisabetta Romagnoli, Finisco di contare le mattonelle, Bao 2015







Raina inizia con tranquillità le medie. Ma una sera, mentre torna a casa, succede l'imprevisto: inciampa, cade e si rompe i due denti davanti. Un dramma! Comincia così una lunga serie di sedute dal dentista, operazioni e apparecchi di ogni tipo - denti finti inclusi. La vita però continua, e c'è tanto altro: la scuola, le amiche, i ragazzi, il disegno. Dalla prima media all'inizio della scuola superiore, Raina scopre il suo talento, trova dei veri amici... e torna a sorridere. Con e senza apparecchio!
Raina Telgemeier, Smile, Il Castoro 2014




Raina non vede l'ora che arrivi una sorellina ma quando finalmente nasce Amara le cose non vanno esattamente come sperava. Amara è tanto carina quanto irascibile e scontrosa, e spesso preferisce giocare da sola. Il loro rapporto è difficile e burrascoso, e tale rimane con il passare degli anni. Un'estate partono per un lungo viaggio in auto con la mamma e il fratellino piccolo, ultimo arrivato in famiglia. Soliti litigi, musi lunghi, ripicche, ma presto capiscono che qualcosa non va fra i loro genitori. È arrivato il momento di fare squadra... dopotutto, sono sorelle!
Raina Telgemeier, Sorelle, Il Castoro 2015



Alexandre Campos Ramìrez - galiziano, scrittore, inventore, editore, figura leggendaria cui si attribuisce il brevetto del moderno biliardino - ha conosciuto Neruda, Camus, la fame, la paura e ha visto infine il proprio Paese liberato. Il gioco che aveva pensato per consentire anche ai mutilati di guerra di sfidarsi a calcio non porta il suo nome, forse perché lui di nomi, per sfuggire ai fascisti, ne ha avuti tanti. Questa è la sua storia, ma è anche la storia della liberazione dell'Europa dalla più odiosa delle tirannie.
Alessio Spataro, Biliardino, Bao 2015

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