I nostri consigli - Non-fiction

Eversore dell'ordine repubblicano o campione della libertà? Lucio Sergio Catilina (108-62 a.C.) tentò di conquistare il potere a Roma con mezzi tradizionali, ma gli mancarono il danaro e il sostegno necessari. Sconfitto per tre volte alle elezioni per il consolato, scelse la via della rivoluzione avendo al suo banco una schiera di contadini indigenti, proprietari terrieri impoveriti, genti italiche scontente di Roma e debitori di ogni risma. Non riuscì a vincere contro l'esercito, trovò uno strenuo oppositore in Cicerone e la congiura da lui capeggiata fallì. Il libro restituisce la vicenda del senatore romano nella sua tragica grandezza.
Barbara Levick, Catilina, Il Mulino 2017


Per gli antichi greci la hybris era il peccato peggiore che un capo potesse commettere. Era l'atteggiamento di somma tracotanza con cui i mortali, nella loro follia, si opponevano agli dèi. Chi peccava cadeva in disgrazia, precipitava da grandi altezze a profondità inimmaginabili. Dopo aver scritto numerosi libri sulla guerra nelle sue varie forme, Alistair Horne riflette su quali sono i tratti comuni che contraddistinguono i conflitti armati nel corso della storia. Tra quelli che emergono con maggiore evidenza c'è proprio la hybris, nel Novecento in particolare. Perché i generali vittoriosi non sanno quando è il momento di fermarsi? (...) Se la hybris è parte della condizione umana, profondamente radicata, persistente, pervasiva e potenzialmente letale, cosa possiamo fare oggi per evitarne le conseguenze?
Alistair Horne, Hybris, Rizzoli 2017

Nel 1945 l'Europa è in ginocchio. La guerra ha lasciato ovunque macerie morali e materiali. Milioni di persone vagano per il continente alla ricerca di un luogo sicuro, della salvezza o di un vagheggiato ritorno a casa. Su questo panorama sta per calare una cortina di ferro che la dividerà in blocchi ideologici contrapposti. Oggi, a quasi trent'anni dalla caduta del muro, le 'due Europe' sono soltanto un ricordo. In un continuo confronto tra Est e Ovest, Tony Judt, una delle figure intellettuali più incisive del nostro tempo, riscrive la storia del dopoguerra a partire da un'interpretazione inedita: quell'anno fatale non è stato l'inizio di una nuova epoca, piuttosto l'avvio di una fase di transizione durata per oltre mezzo secolo.
Tony Judt, Postwar, Laterza 2017

Da quando l'espressione' "limbus inferni", "l'orlo dell'inferno", cominciò a essere usata dai teologi occidentali nel tardo XII secolo fino al 19 gennaio 2007, quando papa Benedetto XVI invitò i fedeli a "lasciar cadere l'ipotesi limbo", sono trascorsi quasi mille anni. Oggi la vicenda del limbo sembra finita. Questo saggio com'è nata e come si è sviluppata. Se Jacques Le Goff, in un capolavoro della storiografia contemporanea, aveva ricostruito la nascita del purgatorio, sul limbo mancava una ricerca completa e autorevole. Chiara Franceschini ha condotto questa ricerca, gettando luce sulla parabola di un'ipotesi teologica che fu non solo una questione centrale del cristianesimo, ma anche un'idea diffusa, concepita per rispondere a problemi antropologici e sociali ben definiti, rappresentata nelle arti figurative e narrata nella letteratura.
Chiara Franceschini, Storia del limbo, Feltrinelli 2017

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