I nostri consigli - Non-fiction

Definire cosa sia la bellezza è cosa ardua. Eppure proprio tutti ritengono di saperla riconoscere e di possedere un canone, forse con un po' di presunzione. Il bello non è mai stato un valore assoluto attraverso i secoli e le culture; eppure Massimo Donà ci spiega che è la bellezza la prova più evidente del fatto che le cose del mondo possono destabilizzarci, dicendoci di non essere quello che sono, quasi come in un dramma shakespeariano. Proprio in quanto bello, cioè, il mondo finirebbe per rivelare una natura costitutivamente illusoria e intrinsecamente ingannevole. Attraverso enigmi, riferimenti al fiabesco, alla grande letteratura (da Caroll a Balzac, da Shakespeare a Perec) e all'arte contemporanea (da De Chirico a Breton), questo libro gioca con l'idea di bellezza e ci invita a porci domande scomode e originali su un tema filosofico tra i più ardui da affrontare.
Massimo Donà, Di un'incantevole bellezza, Bompiani 2018

L'empatia è l'esperienza che mette di fronte all'esistenza dell'altro come altro, alla sua unicità e differenza. Non è un sentimento di simpatia o di compassione. Non produce somiglianze o sintonie, ma movimenti imprevisti e diversificati verso i nuovi pensieri e desideri generati dall'incontro fra due esseri umani. Proprio la diversa qualità delle relazioni porta in primo piano modalità dell'esperienza empatica, come l'empatia senza simpatia e l'empatia negativa, rimaste fin qui ai margini della riflessione. Esse rappresentano una chiave essenziale per mettere a fuoco e definire il ruolo dell'empatia in contesti più ampi di genere narrativo, culturale e istituzionale, quali l'immaginazione letteraria e l'attività giudiziaria.
Laura Boella, Empatie, Raffaello Cortina Editore 2018

Il Novecento è stato non solo il «secolo breve» ma anche quello con la maggior concentrazione di dittature e quindi di dittatori. Ma personaggi come Hitler, Mussolini o Franco, Saddam Hussein o il sanguinario Bokassa, come hanno potuto diventare quello che poi sono diventati? Nella loro infanzia e prima adolescenza cosa ha scatenato la crudeltà che sarebbe esplosa nell'età adulta? Hitler e Stalin venivano picchiati dai padri ubriaconi. Saddam Hussein aveva un patrigno che lo trattava da schiavo e un amato zio materno, generale e golpista, che lo ha trasformato in un torturatore. Franco non perdonò mai al padre le sue scappatelle; da cui la morale rigida del franchismo. Certo, gli scenari familiari dei grandi dittatori erano disastrosi. Ma più che alla banalità del male, questo libro fa pensare ai disastri prodotti dall'assenza del padre, comune denominatore ai profili sanguinari raccontati da Véronique Chalmet in questo curioso saggio a cavallo fra psicologia, storia e cronaca familiare. E ci ricorda anche che, con la giusta dose di orrore, paura e violenza, in quell'età cruciale che è l'infanzia, forse ognuno di noi può trasformarsi in un mostro sanguinario.
Véronique Chalmet, L'infanzia dei dittatori, Baldini&Castoldi 2018

Jean-Pierre Vernant e altri studiosi come Marcel Detienne e Pierre Vidal-Naquet presentano qui i risultati di una ricerca svolta in una duplice prospettiva, storica e sociologica, nella quale non si è trattato soltanto di delineare una panoramica delle istituzioni militari e di elaborare il ritratto psicologico del combattente ma, in modo ancor più approfondito, di definire il ruolo,lo statuto sociale e il significato stesso della guerra nella civiltà greca. Il mondo miceneo, il sistema classico e l'epoca ellenistica costituiscono i tre momenti in cui si articola il nuovo volto della guerra. Nel mondo miceneo, essa sembra costituire una funzione specializzata. Con la polis classica e la falange degli opliti, la guerra diventa "politica": la figura del guerriero cede il posto al cittadino-soldato e l'attività guerriera si confonde con la vita in comune del gruppo. In epoca ellenistica, con gli eserciti di mercenari reclutati dai principi per conquistare imperi, la guerra si separa dalla politica, per assumere la forma di un'attività professionale al servizio dei sovrani.
Jean-Pierre Vernant (cur.), La guerra nella Grecia antica, Raffaello Cortina Editore 2018

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